5 errori del tuo mix
Chiariamo quali possono essere le cause del sonorità "chiusa" del tuo mix
Vincenzo Pescatore
9/1/20252 min leggere


Il primo passo per creare un mix di qualità è l'attenzione rivolta alla fase di editing e "gain staging" . Ascolta bene il mix e valuta se ci sono problemi provenienti dalle tracce di ripresa, magari degli elementi non in griglia, oppure delle problematiche di fase su registrazioni multimicrofoniche, è esattamente in questa fase operativa del mix che determinati problemi devono essere risolti. Il gain staging è il cuore del pre-mix, aiutandoti con un VU meter, bisogna essere certi che l'insieme delle tracce (nel punto con dinamica più spinta del brano) non deve superare i -18dB, dopodiché inizia a fare una regolazione generale dei volumi e del PAN in modo che il brano suoni già bene e tutti gli elementi sono al loro posto già in questa fase del lavoro;
Equalizzazione iniziale, inizia a pulire o a dare un carattere ad ogni traccia, elimina i contrasti tra strumenti che vivono nello stesso range di frequenza come cassa e basso, o chitarra distorta e synth pad, preferisci uno rispetto all'altro. Può essere utile l'ausilio di un analizzatore di spettro. Non occorre in questa fase dare già troppo colore, ma il tutto deve suonare più pulito, distinto e intellegibile. Può essere anche utile boostare alcune bande di frequenza caratteristiche di uno strumento, oppure trovare risonanze fastidiose e già in questa sezione tenerle sotto controllo. E' sufficiente l'utilizzo di EQ stock della tua DAW.
Prima sezione di compressione per contenere le dinamiche. Scegli il giusto compressore al tuo scopo e senti la differenza tra una parte del brano soft ed la parte più aggressiva, è in questa fascia che bisogna avvertire l'innesco del compressore. Con i valori ancora in flat, una volta che il compressore agisce, regola tutti gli altri valori, sperimentando, e trova così il suono che più ti piace o è compatibile con il brano. In questa sezione è utile raggruppare le tracce in gruppi in modo da poter comprimere insieme strumenti appartenenti alla stessa famiglia: Batteria (cassa, rullante, tom ecc....), chitarre, cori ecc...
In questa fase il Mix deve già suonare bene e quasi definitivo, rimane solo da applicare colori, saturazioni, eq colorati e mandate di effetto, e magari anche compressioni parallele o Side chain per migliorare i transienti in particolare delle basse frequenze. Saturatori, Delay, reverbero e ogni effetto che possa dare colore e carattere va inserito in questa fase.
Il mix ora dovrebbe essere definitivo, ricorda però di non superare i -6dB, in modo da avere treshold sufficiente e necessaria per fare un buon mastering. La catena di mastering è frutto sia di tecnica ma sopratutto di fantasia e buon orecchio, ma in generale puoi iniziare a provare in questo modo:
applica un eq iniziale, magari tagliando gentilmente le frequenze al di sotto dei 35 Hz
comprimi in modo intelligente senza soffocare il mix, magari con un abbattimento massimo di 2dB, tenta di far lavorare il compressore in modo colorato e valuta se è necessario avere una catena di compressori, uno per la dinamica e uno per il colore. Non devono comprimere eccessivamente il mix (a meno che non è un effetto voluto), ma devono solo dare compattezza e definizione di tutti i transienti
Utilizza adesso un EQ (o più equalizzatori) in modo da dare colore e definizione in base al genere, decidi se enfatizzare una fascia piuttosto che un altra (attenzione alle frequenze medie, non abbatterle troppo, è qui che si trova il cuore del brano!)
applica un limiter, oppure limiter + clipper (o viceversa), in modo da avere totale controllo sul volume generale del brano, massimizzare la dinamica e non avere picchi improvvisi.